Nel 1997 matura presso l’Istituto Europeo di Oncologia la consapevolezza che i Pazienti nelle fasi più avanzate della loro malattia vengono spesso congedati dal Medico con queste parole: “Non c’è più nulla da fare, abbiamo fatto tutto il possibile”. Invece quando la malattia non è più guaribile o controllabile con trattamenti attivi specifici, è ancora possibile curare i sintomi (dolore, nausea, vomito, depressione, ...).
Il Paziente può così migliorare la sua qualità di vita e, insieme alla sua Famiglia, non sentirsi abbandonato dal Sistema Sanitario Nazionale. Soprattutto nella fase finale della vita, il Paziente dovrebbe essere assistito nella sua casa o, quando non è possibile, in una struttura di ricovero dedicata (Hospice) che possa garantire Cure palliative (cliniche, psicologiche, spirituali) a lui e ai suoi familiari.